Oggi c'è una notizia, tra le tante che leggo ogni giorno, che mi ha colpito particolarmente, sia perché riguarda la mia città, Milano, sia perché è una storia di solitudine che colpisce il cuore. Ed è quella di un'anziana di 70 anni trovata morta nella sua casa. Una "accumulatrice patologica", si legge nell'articolo pubblicato sulla pagine milanesi del Corriere.
Una storia di solitudine e disperazione "...all'interno di un appartamento invaso da tonnellate di cianfrusaglie impolverate e maleodoranti...".
Accanto a lei il figlio che, si legge nel pezzo "nessuno nel palazzo aveva mai visto". Ovviamente non sta a me giudicare, però questa triste storia ci racconta come la solitudine possa contribuire a generare ossessioni e altre forme patologiche a volte invisibili nell'indifferenza generale.
Questa vicenda mi fa tornare alla mente le parole pronunciate da Papa Francesco qualche anno fa duranta la visita ad Limina Apostolorum in Grecia: “Non stancatevi di sottolineare con la parola e con le azioni che la presenza e la partecipazione degli anziani alla vita sociale è indispensabile per il buon cammino di un popolo.”
Chiunque conosca un anziano in difficoltà può e deve contattare i servizi sociali del proprio comune. A volte basta una segnalazione per aiutare davvero chi non ha voce.
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